VIVERE CON UN ANIMALE CAMBIA LA VITA. IN MEGLIO!
Il rapporto tra bambini e animali: una crescita sana e responsabile.
Ad una prima lettura, questa frase potrebbe apparire scontata ma così non è. È un dato di fatto che molte, troppe, famiglie ad oggi abbandonano i propri amici pelosi non solo nel momento in cui si avvicinano le vacanze estive, ma anche dinanzi ad un imminente arrivo di un nascituro e, quindi, di un nuovo piccolo membro in famiglia.
Ciò accade in quanto, a causa della cattiva informazione (e dell’ignoranza, aggiungerei), si pensa che cani e gatti possano trasmettere malattie ai nascituri. Niente di più errato!
Chi decide di adottare un cane o un gatto si prende la responsabilità di curarlo e, dunque, le dovute vaccinazioni ne sono una diretta conseguenza. Pertanto è assolutamente assurdo decidere di abbandonare dei veri e propri membri della famiglia per delle congetture del tutto sbagliate e prive di fondamento.
Donare un amico a quattro zampe ai propri figli è uno dei doni più belli che un genitore possa fare, affettivo che educativo.
I bambini, infatti, soprattutto nei primi anni di vita, formano il proprio essere: crescere insieme ad un animale permetterà loro di sviluppare molteplici caratteristiche positive relative alla propria persona.
Innanzitutto, si crea un senso di responsabilizzazione: avere un animale in famiglia significa prendersene cura. Ciò comporta portarlo a passeggio, dal veterinario,controllare il suo stato di salute, nutrirlo adeguatamente ecc. come se fosse anch’esso un piccolo infante. Un bambino che pensa, dunque, a compiere alcuni di questi gesti acquisirà un senso di responsabilizzazione senza pari: prenderà coscienza dell’esistenza di un altro oltre sè stesso, di qualcuno avente dei bisogni specifici.
Ma non solo!
Bambini e cani giocheranno insieme e questo permetterà ai primi di imparare a misurare la propria forza e la propria gestualità (spesso impetuosa) in modo tale da non ferire accidentalmente il proprio amico: ciò lo aiuterà, di conseguenza, a giocare in maniera responsabile anche con gli altri bambini.
Secondo la mia personale esperienza, posso affermare con decisione che vivere con un animale è una benedizione soprattutto per i figli unici. Io stessa, essendo una di essi, ho sempre giocato con altri bambini ma a casa ero spesso da sola: quando i miei amici andavano via, o andavo io via da casa loro, ricordo che pensavo sempre “come vorrei giocare sempre con loro senza dover smettere!”. Desideravo ardentemente un compagno di giochi, qualcuno che stesse con me sempre, senza dover andare via! Ed è così che, grazie alla complicità di mio nonno e dei miei genitori, la mia cagnolina Lizzie è entrata a far parte delle nostre vite. Lei è un pincher nano, un cagnolino tanto piccolo quanto pieno di vita ed energie. Da quel giorno ho avuto una compagna fedele e presente accanto a me, e sono cresciuta sotto tantissimi punti di vista.
Ho imparato a fare dei sacrifici (molte volte io e la mia famiglia non siamo partiti in quanto le mete di destinazione non accettavano gli animali), ho avuto la pazienza di aspettare i suoi tempi (i cuccioli hanno bisogno di almeno due mesi per imparare a non fare i bisognini a casa, con grande gioia dei genitori, in particolare della mamma).
Ho scoperto nuovi lati di mia madre e di mio padre: la prima, inizialmente contrariata ad avere un cane in casa, adesso si definisce la “mamma” di Lizzie, guai a chi gliela tocca! E mio padre, uomo tutto di un pezzo, si scioglie letteralmente quando la coccola o parla con lei (poteste sentire il suo tono di voce!).
Grazie a lei, e penso di poter parlare a nome ditutti i figli unici, ho avuto (e ho tutt’oggi) una compagnia costante e anche un conforto sempre presente nei momenti difficili: quando per qualche motivo (di salute o emotivo) rimanevo a letto, triste e sconsolata, lei stava accucciata insieme a me. Non si muoveva, non scendeva per nessun motivo! E mi guardava, come per dirmi “sono qui con te, non sei sola”. Probabilmente, a leggerlo, sembra assurdo, ma chi ha un animale sicuramente saprà di cosa sto parlando: i nostri amici pelosi capiscono perfettamente i nostri stati d’animo e, con tutto l’amore possibile, cercano di comunicarci la loro presenza, pur non essendo dotati del dono della parola.
Per concludere, adottare un animale implica sicuramente la presa di responsabilità nei confronti di un altro essere vivente. Non è sicuramente facile ma, nel momento in cui si sceglie di farlo, bisogna esserne convinti. Adottare un cane o un gatto sicuramente coinvolgerà ogni sfera della propria vita ma in meglio. Del resto, se amiamo qualcuno curarlo e fare dei sacrifici non ci pesa. E quindi perché non farlo anche con loro? In cambio avremo amore puro in tutte le sue forme.
Un caro saluto da Martina Gagliano e dalla sua sorellina Lizzie.
MARTINA GAGLIANO
Pedagogista
martina_gagliano@libero.it
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